Se siete alla ricerca di un percorso da fare in piena estate, ricco di acqua, al fresco ed emozionante per tutta la famiglia, il sentiero delle cascate di Calabritto, in provincia di Avellino, è l’ideale.
Si tratta di un percorso breve, meno di 4 km, e senza grandi dislivelli, situato nell’area del Parco Regionale dei Monti Picentini, alle pendici del Monte Cervialto, un tempo territorio di briganti e pellegrini, che vi condurrà alla bellissima Cascata del Bard’natore, una delle più alte della zona, con i suoi 55 metri complessivi suddivisi in quattro salti, e alla chiesa rupestre di Madonna del Fiume, edificata all’interno di una grotta carsica con grandi stalattiti che vi lasceranno a bocca aperta.
Accompagnati dal suono costante delle acque del Rio Zagarone che costeggia il sentiero, popolate di ranocchie e libellule, la passeggiata è stata davvero divertente e molto avventurosa per i bambini, con piccoli guadi, arrampicate sulle rocce, bagno nelle piscine naturali della cascata e la presenza di grotte nascoste e da scoprire, dove un tempo si nascondevano i briganti.
Prima di arrivare a Calabritto, abbiamo fatto una piccola sosta a Laviano per attraversare il Ponte Tibetano e visitare le rovine del castello medioevale.




Informazioni pratiche
Parcheggio – C’è uno slargo dove è possibile parcheggiare poco prima dell’imbocco del sentiero, non è molto ampio, per cui potrebbe capitare di non trovare posto e quindi bisogna cercarne uno lungo strada principale QUI
Imbocco del sentiero – Il sentiero è ben segnalato, l’imbocco si trova facilmente ed è ben visibile, lungo il percorso alcuni segnali sono caduti, nonostante ciò non c’è il rischio di perdersi. Su Wikiloc trovate la nostra traccia QUI.
Quando? – Sicuramente è consigliatissimo in primavera o in autunno, noi lo abbiamo fatto in giugno e siamo stati bene, abbiamo un po’ sofferto il caldo nei brevissimi tratti esposti al sole, ma potendo contare sulla costante presenza di acqua ci siamo potuti rinfrescare spesso e abbiamo potuto fare il bagno nelle piscine naturali della cascata, l’acqua è gelida!
Difficoltà – Il sentiero è breve, meno di 4 km, e senza grosse salite, qualche pendenza e dei gradoni ma nulla di insormontabile. I punti più difficili sono quelli che portano ai salti più alti della cascata, c’è una corda per sorreggersi durante le salite, ma in generale è un sentiero adatto più o meno a tutti (tranne passeggini).
Cosa portare – Lungo il sentiero si trova una fonte, quindi è possibile riempire le borracce. Trattandosi di un sentiero fluviale è bene portarsi costume, scarpette antiscivolo per gli scogli, e tutti i ricambi, soprattutto i calzini. Con i bambini il piede in acqua con tutta la scarpa non è un rischio, è una certezza.
Durata – Come abbiamo detto il sentiero è breve, il nostro tracciato Wikiloc è poco affidabile in quanto siamo andati su e giù con i bambini fra i vari salti. Tra andata e ritorno potete considerare un’ora e mezza, noi però abbiamo trascorso lì una giornata intera perché ci sono tante cose da scoprire e diversi posti in cui fermarsi a giocare.
Deviazioni – Arrivati al primo salto ci sono dei cartelli caduti, il sentiero prosegue sulla destra (è evidente vista la presenza dei parapetti) e da lì si raggiunge la fonte e la chiesa, si può deviare continuando la salita per vedere i salti più spettacolari, il sentiero qui è meno agevole e ci vuole più attenzione, c’è un tratto molto ripido, un piccolo guado e qualche rovo che intralcia.





I nostri consigli
Alice: “Provate a bere le gocce che cadono dalle stalattiti, è molto divertente“.
Giacomo: “Portatevi un bicchiere, sarà utile per bere l’acqua della fontana senza bagnarvi tutti“.
Paolo: “Asciugamani, costumi e ricambi… il bagno è d’obbligo!”.
Loredana: “Attenzione ai segnali caduti, noi abbiamo perso un po’ di tempo per trovare l’imbocco che conduce alla chiesa rupestre perché era un po’ nascosto e non segnalato“.



