Scarpe da trekking
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Scarpe da trekking, come sceglierle

Con l’arrivo della bella stagione e con i prezzi dei lidi che aumentano a dismisura molti si stanno dedicando a rinfrescanti passeggiate in montagna e sempre più persone vogliono dedicare un po’ di tempo della loro vacanza a mete lontane dal mare come gli Appennini, le Alpi o le Dolomiti.

Ci si trova quindi di fronte alla necessità di comprare abbigliamento e più in generale attrezzatura adatta per escursioni e passeggiate. Il rischio di spendere un capitale in prodotti tecnici inutili o nel conciarsi tipo Fantozzi quando va a giocare a tennis è dietro l’angolo, per cui come già abbiamo detto, a meno che non abbiate in programma le vette Himalayane senza ossigeno, per il vestiario evitate di buttare soldi in prodotti e sfruttate quello che già avete in casa ma per le scarpe no, le scarpe da trekking sono un investimento che va fatto per godersi al meglio i sentieri.

Una breve premessa

Quando si decide di camminare le scarpe hanno un ruolo fondamentale, anche in una semplice passeggiata le scarpe sbagliate possono causare cadute, storte, scivolate, ma anche vesciche e altri problemi, che possono rovinarci la vacanza o anche peggio. Inoltre una scarpa poco affidabile potrebbe rompersi nel bel mezzo di una camminata e, per esperienza, vi assicuro che camminare con una scarpa aggiustata con scotch non è per nulla divertente.

Non parleremo di marche e modelli, semplicemente perché le scarpe da trekking sono un prodotto che dura nel tempo e non ne testiamo in continuazione, ci limitiamo con il dire che al momento noi adulti abbiamo scarpe Merrell e che in passato abbiamo usato (e strausato) Asolo, Dolomite e Campagnolo sempre con soddisfazione. Per i bambini al momento ci affidiamo a linee economiche, perché con il piede che cresce siamo costretti a cambiare almeno un paio all’anno e sui 30 euro si trovano ottime cose.

Che tipo di scarpe mi servono?

La domanda di partenza è sicuramente questa, cerchiamo di capire quale uso andremo a farne, abbiamo intenzione di usarle tutto l’anno? Porteremo con noi pesi? Cammineremo più giorni? Se piove usciamo lo stesso?

Partiamo dal presupposto che chi legge questo articolo sia un principiante, la prima cosa da capire è cosa si intende per scarpe da trekking. Al giorno d’oggi è difficile districarsi fra scarpe da trial, da avvicinamento, scarponi ramponabili, scarpe da alpinismo etc. tutte calzature bellissime, fichissime ma che per chi è alle prime armi possono essere più dannose che utili. Le scarpe da trekking sono scarpe adatte a camminare a lungo su terreni accidentati, devono offrire protezione da piccoli ostacoli, garantire stabilità e resistere il necessario ad acqua e fango.

Come scegliere le scarpe da trekking

Una volta stabiliti questi dettagli passiamo alla domanda che vi attanaglia: alte o basse? La risposta più semplice è “Come state più comodi” ma in realtà non è proprio così, a parte che esiste anche una via di mezzo (le scarpe mid), ma se decidiamo di percorrere sentieri molto battuti, senza passaggi particolari, non particolarmente lunghi e con noi non portiamo grossi pesi ma uno zainetto con panini, borraccia e poco altro, le scarpe basse vanno benissimo, sono più leggere, più pratiche fanno sforzare meno il piede e, soprattutto se le usiamo solo nelle belle giornate, sono meno calde.

Se invece pensiamo di avventurarci lungo terreni più duri, non ci fa paura la pioggia o affrontare piccoli guadi, vogliamo cimentarci in tratti rocciosi o particolarmente fangosi, meglio rivolgersi a tagli mid o high, modelli più alti che offrono maggiore protezione alla caviglia, migliore stabilita.

Consigliamo di orientarvi verso gli scarponcini anche se dovete affrontare camminate di più giorni o con zaini più carichi (tenda, sacco a pelo, cibo di scorta).

I particolari che fanno la differenza

La suola è, come abbiamo spesso detto, la parte principale, deve garantire attrito su tutte le superfici e assorbire gli urti, la presa è fondamentale. Per campanilismo citiamo solo le italianissime suole Vibram, ma ce ne sono ottime anche di altri tipi o brevetti, vi consigliamo di fare un giro nei negozi per verificarne, anche a sensazione, l’effettiva resistenza ed elasticità.

Altro punto fondamentale sono i materiali, tutti consigliano subito il Goretex, effettivamente è un ottimo materiale, impermeabile e traspirante… ma d’estate ha senso? Fare un sentiero che porta al mare ad agosto con le scarpe in Goretex vuol dire sudare, creare un ambiente umido all’interno della scarpa e quindi favorire la formazione di vesciche. Lo stesso dicasi per le scarpe totalmente impermeabili. La pelle è sicuramente un’ottima alternativa anche se rende le scarpe più pesanti e per chi, come Paolo, calza numeri molto alti è un fattore da non sottovalutare. Quindi se siamo tipi da evitare guadi, da non uscire quando piove si può puntare tranquillamenti su scarpe traspiranti.

E per finire…

Un ultimo consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di non comprare scarpe magnifiche e poi metterci i calzini comprati dal tipo che alla Stazione Centrale che vi chiama Bradd Pitt. Nel budget delle scarpe mettete sempre dei calzini tecnici che siano una vera seconda pelle, che facilitino l’evaporazione del sudore, rinforzati su caviglia, tallone e punta e che evitino sfregamenti, alcuni promettono anche di evitare i cattivi odori, ma noi non crediamo nei miracoli.

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