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A spasso con gli Dei

«Ah, fai trekking? Io ho fatto una volta il Sentiero degli Dei!».

Una delle frasi che ci sentiamo dire più spesso quando parliamo della nostra passione è proprio questa e, non a caso, il Sentiero degli Dei è probabilmente fra i sentieri più famosi d’Italia e, per la megalomania che contraddistingue noi campani quando parliamo delle nostre bellezze, viene definito «il sentiero più bello del mondo».

Tristemente noto, soprattutto d’estate, per le orde di camminatori improvvisati che decidono di affrontarlo senza nessuna preparazione e senza un minimo di attrezzatura adeguata, regalando tanto lavoro al Soccorso Alpino Campano, abbiamo deciso di percorrerlo con i bambini per poter dire anche la nostra su quei sette chilometri che separano Bomerano da Nocelle.

Ma cosa aggiungere di nuovo a quello che già si sa e si trova in tutti i siti che parlano di trekking e non solo?

Il Sentiero degli Dei è davvero il più bello del mondo?

Proviamo allora a rispondere a questa fatidica domanda. Dopo averlo percorso, per noi la risposta è semplice: «No, non lo è!».

Indubbiamente, soprattutto nelle giornate più limpide, è un sentiero meraviglioso con una vista mozzafiato. La vegetazione tipica della macchia mediterranea che ti accompagna per tutto il percorso e i profumi che sprigiona rendono l’esperienza unica, ma a nostro avviso ci sono punti dei Monti Lattari in cui il panorama è più suggestivo (per esempio dalla cima del Monte Tre Calli) e anche altri sentieri in zona sono degni di essere annoverati fra i più belli. Infine, molto più banalmente, non avendo fatto tutti i sentieri esistenti al mondo come possiamo dire che questo sia il più bello in assoluto?

Scherzi a parte, per chi è in visita in Costiera è un’esperienza che consigliamo di fare, accessibile quasi a tutti. La vista che spazia dalla penisola sorrentina fino all’isola di Capri è notevole, la strada da percorrere non è troppo impegnativa e l’effetto Wow è garantito a ogni passo, ma proprio per questo bisogna stare attenti e non sottovalutarlo: non è una passeggiata, non è un lungomare, è un sentiero esposto che richiede attenzione, attrezzatura e sicurezza come tutti i sentieri di montagna. Il ritorno con l’elicottero del Soccorso Alpino deve essere solo una remota ipotesi.

Informazioni pratiche

Parcheggio – Si parcheggia facilmente a Bomerano, una frazione di Agerola (Na), oramai il comune ha predisposto una vasta area in cui è possibile lasciare liberamente la propria auto (QUI il link a Maps). Alcuni si avventurano con la macchina fino all’imbocco del sentiero, ma vi sconsigliamo di farlo, otre al fatto che i posti nelle vicinanze dell’imbocco sono pochi, partendo dal parcheggio comunale si ha la possibilità di fare due passi in paese e magari fermarsi per un caffè prima di partire o per una pausa dolce al ritorno.

Imbocco del sentiero – L’imbocco è molto ben indicato, ma comunque basterebbe seguire i tanti turisti che hanno ovviamente la stessa meta. Partendo dal parcheggio, per raggiungere l’imbocco basta arrivare alla piazzetta di Bomerano con la statua con gli animali della piccola fattoria incastonata nella roccia che sembrano dare il benvenuto ai camminatori (Qui la nostra traccia su Wikilock).

Quando? – Siamo in costiera, ci sono giorni di inverno con un bel sole e tanta visibilità che lo rendono perfetto, per cui a parte nei giorni di pioggia e vento forte è sempre percorribile. Evitate però i giorni troppo caldi, il sentiero è totalmente esposto al sole e i punti d’ombra sono rari. Nelle torride giornate estive meglio affrontarlo di sera (con una guida), e in estate è sicuramente un sentiero piuttosto affollato. Noi lo abbiamo percorso in una calda giornata autunnale, forse il momento migliore dell’anno.

Difficoltà – Il Sentiero degli Dei è segnalato come E (escursionistico) dal CAI, non è affatto un percorso T (turistico). L’assenza di ombra, ma anche il terreno spesso scivoloso e i tanti punti esposti sono fattori da non sottovalutare. La difficoltà maggiore di questo sentiero sta nell’affrontarlo, come tanti, con superficialità. Lungo la strada ci siamo imbattuti in turisti in infradito, genitori con scarpe da ginnastica ai piedi che portavano i bambini sulle spalle, gente fuori sentiero a farsi selfie con le capre, addirittura una ragazza con borsetta alla mano e sandali con un po’ di tacco… insomma tutto il manuale delle cose da non fare.

Cosa portare – Le scarpe da trekking o comunque scarpe adatte a un sentiero di montagna e l’abbigliamento comodo a cipolla sono il minimo indispensabile. L’acqua si trova a inizio e fine sentiero per cui è importante portarla, ma non serve esagerare. Per chi è abituato anche i bastoncini da trekking possono essere utili. Arrivati a Nocelle c’è un bar per godere di una limonata appena spremuta. La macchina fotografica è fondamentale perché ci si ferma a ogni passo per fotografare il panorama.

Deviazioni – All’andata è possibile passere per la parte alta del sentiero, il 327a, è ben indicato, e poi al ritorno passare dalla parte più bassa. Noi siamo andati ad anello, una volta arrivati a Nocelle siamo tornati indietro, alcuni scendono fino a Positano e ritornano con aliscafo e autobus, ma è bene informarsi sugli orari. Un’alternativa è anche partire dal sentiero del Monte Tre Calli e tornare dal Sentiero degli Dei.

I nostri consigli

Alice: “Sul sentiero abbiamo incontrati tanti animali, fate attenzione alle caprette però che non sempre si fanno avvicinare e ai gatti alla fine del sentiero che sono affamatissimi“.
Giacomo: “La granita di arance e limone nella piazzetta di Bomerano è buonissima“.
Paolo: “Lo abbiamo ripetuto più e più volte, sarà anche la passeggiata più famosa della Costiera, ma è pur sempre un sentiero da trekking e va affrontato con l’attrezzatura adeguata”.
Loredana“Il panorama è davvero notevole, potreste impiegare il doppio del tempo a percorrere il sentiero se vi fermate a ogni passo per scattare foto e ammirare l’orizzonte“.

2 thoughts on “A spasso con gli Dei”

  1. Racconto ben fatto! Interessate, dettagliato al punto giusto. Simpatici i consigli di ogni camminatore. Vi seguirò con piacere nell’attesa di condividere con voi una di queste bellissime passeggiate.
    Grazie
    Valentina

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