Napoli, si sa, è una città ricca di tesori da scoprire. Come ogni luogo risalente a epoche antiche, e che ha subito diverse dominazioni, nasconde posti incantevoli e ricchi di storia quasi dietro ogni angolo: la Grotta di Seiano, nel Parco Archeologico Ambientale del Pausilypon, è uno di questi. Un traforo di epoca romana di quasi 800 metri, scavato nella roccia tufacea del promontorio di Posillipo, che collega l’area di Coroglio con il vallone della Gaiola.
Un’avventura quasi da Alice nel paese delle meraviglie per noi e per i bambini che, dopo aver attraversato il lungo tunnel dalle dimensioni variabili, fresco e ventilato, immersi nella semioscurità (la grotta è infatti illuminata da una debole luce calda che dà l’impressione di trovarsi alla luce di antiche fiaccole), ci siamo ritrovati in piena luce in un piccolo parco naturale, dalla vegetazione mediterranea rigogliosa e un po’ selvaggia che conduce a un ampio spiazzale a picco su Baia Trentaremi.
Arrivati lì, la vista dell’antico teatro romano e i resti della villa imperiale di Pollione, il panorama da un lato sull’isolotto di Nisida, Capo Miseno, Procida e Ischia e dall’altro sulla collina di Posillipo e il Parco Virgiliano, ci ha lasciato incantati. Decisamente l’equite e liberto romano non poteva scegliere luogo migliore per trascorrere gli anni della vecchiaia. Anche la scelta del nome del complesso, conosciuto come Pausyllipon (Posillipo), che in greco antico significa “luogo lontano dagli affanni“, richiama la tranquillità e la pace che la bellezza del posto dona ai suoi visitatori.




Un po’ di storia e qualche curiosità sulla Grotta di Seiano
Per questa visita, abbiamo scelto di affidarci a una delle guide del Parco Archeologico che ci ha condotto alla scoperta della storia, dei miti e delle leggende legate a questo luogo. In realtà è possibile scegliere anche il percorso senza visita guidata (quindi gratuito) poiché all’interno del sito ci sono diversi cartelli con le informazioni principali. La nostra scelta si è rivelata però giusta, la guida è stata molto chiara e coinvolgente nelle spiegazioni. Anche se non si trattava di una visita specifica per bambini o famiglie Giacomo e Alice hanno seguito con grande interesse e non si sono annoiati.
La Grotta di Seiano è lunga 770 metri, larga 5 metri e di altezza variabile tra i 7 e i 3 metri, è composta da 120 archi e tre cunicoli che sboccano verso il mare per consentire areazione e luce alla galleria. La sua costruzione risale al periodo romano e deve il nome al prefetto di Tiberio, Lucio Elio Seiano, che nel I secolo d.C. ne curò l’allargamento, anche se il progetto iniziale fu realizzato dall’architetto Lucio Cocceio per collegare la villa di Pollione e le altre ville romane ai porti di Pozzuoli e Cuma.
Nel corso dei secoli la Grotta di Seiano fu dimenticata e cadde in disuso, fino all’epoca borbonica, quando nel 1841 fu ritrovata casualmente, nel corso dei lavori di costruzione per una nuova strada. Fu per volere del re Ferdinando II di Borbone che la galleria venne ripristinata e messa in sicurezza grazie alla realizzazione degli imponenti archi – che ne restrinsero la larghezza ma permisero anche la conservazione delle antiche mura romane in opus reticulatum – divenendo così meta di turisti da tutta Europa.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Grotta di Seiano venne poi utilizzata come rifugio antiaereo dagli abitanti di Bagnoli. Successivamente, anche a causa di una serie di frane avvenute negli anni cinquanta la grotta diventò nuovamente inaccessibile ed è rimasta abbandonata fino al 2009, anno in cui fu riaperta al pubblico dopo i lavori di restauro.
Oggi è la via d’accesso al Parco Archeologico del Pausilypon, gestito dal Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus.




Informazioni pratiche
Parcheggio – In auto è possibile parcheggiare nei pressi dell’ingresso della Grotta di Seiano, al Belvedere Bixio sulla Discesa Coroglio (QUI). I posti a disposizione non sono tantissimi, bisogna avere un po’ di fortuna, altrimenti si può parcheggiare un centinaio di metri più giù, nei pressi dello stazionamento autobus di Coroglio.
Orari e biglietti – La Grotta di Seiano è aperta dal martedì alla domenica, per accedere è obbligatoria la prenotazione, sia se si sceglie il percorso guidato a pagamento, sia se si sceglie il percorso gratuito accompagnato, ma senza visita guidata. Per conoscere gli orari in dettaglio vi consigliamo di controllare sul sito del Parco da cui è possibile prenotare (QUI).
Quando? – Da visitare tutto l’anno, cercando di evitare le giornate di foschia, perché sarebbe un peccato non poter godere del panorama sul Golfo di Napoli e Pozzuoli. Il posto è molto umido e ventilato, la temperatura all’interno della grotta è sempre di circa 15°, nelle giornate di sole, nell’area archeologica può fare molto caldo.
Cosa portare – Nulla in particolare, ma sicuramente scarpe comode per non scivolare. Attenzione se soffrite di claustrofobia, l’attraversamento della grotta potrebbe non essere troppo piacevole.
Durata – Il percorso guidato dura un’ora e mezza circa. Noi siamo entrati alle 11.30 e usciti alle 12.45.