Montegallo è un piccolo paese nelle Marche, situato ai piedi del Monte Vettore, che ci ha ospitato per qualche giorno durante la nostra vacanza estiva. La sua storia recente racconta di una disgrazia, come il terremoto del 2016, che ha colpito con violenza la cittadina e i suoi abitanti, e di come con impegno, coraggio e umiltà, questo piccolo borgo si sia risollevato grazie alle proprie capacità e alle tante meraviglie naturali offerte dal territorio.
Siamo rimasti molto colpiti dal centro antico ormai spopolato con gli edifici storici fortemente danneggiati dal sisma, puntellati e abbandonati, in immobile attesa di un futuro restauro. Il villaggio prefabbricato, costruito più basso, dove trovano alloggio le attività commerciali, gli uffici e la scuola è oggi il centro pullulante delle attività del luogo, un centro che resiste alle difficoltà e che prova a guardare avanti, nonostante tutto.





Il Sentiero dei mietitori e il Sentiero della lavanda di Montegallo
Il nostro primo giorno a Montegallo lo abbiamo dedicato a un sentiero che attraversa due frazioni del paese, i campi di lavanda, alcune fonti e che ci ha permesso di conoscere due splendide persone come Federico e Nicoletta de La Lavanda dei Sibillini (stiamo facendo pubblicità? Certo! Con il nostro potere di influencer il loro sito avrà almeno 3 o 4 click in più!).
In giro per Montegallo, un po’ ovunque si trovano simpatiche mappe geografiche che invitano i più piccoli a partecipare al Trekking del piccolo esploratore attraverso il “sentiero della lavanda”, un sentiero a tappe di circa 4 Km, arricchito di punti gioco con domande, indovinelli e piccole divertenti prove. Non c’è stata discussione, il primo giorno avremmo percorso quel sentiero, superato tutte le prove e vinto l’ambito premio!
Il percorso era un po’ breve per i nostri gusti, per cui abbiamo sfruttato il sentiero che partiva dal Camping Vettore dove alloggiavamo, conosciuto come il sentiero dei mietitori, che a un certo punto si congiunge con il sentiero della lavanda e ci avrebbe così permesso di partecipare ugualmente al gioco, ma anche camminare un po’ di più alla scoperta della natura rigogliosa del luogo.
Il sentiero dei mietitori ci ha regalato scorci incredibili sulla catena dei Sibillini e ci ha permesso di guardare con occhi di sfida la cima del Monte Vettore che di lì a poco avremmo affrontato. Abbiamo poi imboccato il percorso del gioco, dove abbiamo raccolto tutte le risposte (e anche tantissime more), scovato il bellissimo campo di lavanda e, dopo un giretto per la frazione Balzo siamo tornati in campeggio, salutati da un simpatico fagiano che ci ha tagliato la strada.
Il nostro premio
Per concludere il gioco, siamo poi andati al negozio di lavanda a Montegallo. Nonostante fosse già chiuso, Federico ha gentilmente riaperto per noi e accolto i bambini con l’entusiasmo tipico di chi ci sa veramente fare con i più piccoli, Giacomo e Alice hanno mostrato le loro schede completate e hanno vinto il premio che però non vi spoileriamo. Poi, mentre mamma si dedicava allo shopping, papà scambiava quattro chiacchiere con Federico, è stata per noi l’opportunità di conoscere una storia di grande ispirazione e due persone che fanno veramente la differenza e che da una grande tragedia hanno saputo risollevarsi senza perdersi d’animo (se volete saperne di più visitate il loro sito!).





Informazioni pratiche
Parcheggio – Noi siamo partiti direttamente dal Camping Vettore, il sentiero parte proprio dall’ingresso del campeggio, nei pressi c’è comunque un piazzale dove parcheggiare (QUI). Se invece volete fare direttamente il sentiero gioco per i bambini si parte da Astorara.
Imbocco del sentiero – Una mulattiera che costeggia il campeggio, alla sinistra dell’ingresso principale, il sentiero è ben visibile ma molto poco segnalato, è bene far attenzione al primo bivio e mantenere la sinistra. La nostra traccia su Wikiloc QUI. Per chi invece vuole fare solo il sentiero della lavanda qui trova tutte e informazioni.
Quando? – Il momento migliore è sicuramente quando fiorisce la lavanda in estate ed è consigliato andarci di mattina, quando il sole rende più vivi i colori. In generale da Aprile a Novembre è fattibile, anche se non ci sono i fiori.
Difficoltà – Il Sentiero dei Mietitori è segnato poco e male, in alcuni punti è facile non capire dove proseguire meglio usare una App con GPS se il senso dell’orientamento non è il vostro forte. L’inizio è in salita costante ma assolutamente nulla di proibitivo, in generale è un sentiero semplice.
Cosa portare – Nel giro abbiamo incontrato almeno 3 fonti di acqua freschissima, il sentiero è spesso ombreggiato ma d’estate è sempre bene fare attenzione al sole, quindi cappellino e crema. Oltre a un’infinità di farfalle ci sono tanti insetti meno belli e più antipatici, un afterbite fa sempre comodo.
Durata – Con pausa pranzo, riposo e giochi ci abbiamo messo 5 ore, di cui circa 3 in movimento, il sentiero è ad anello (finale su strada asfaltata), è un sentiero da godersi in lentezza.
Deviazioni – Ci sono diverse deviazioni, a fine salita è possibile deviare verso Forca di Presta, chiudere il Sentiero dei Mietitori seguendo le frecce viola o, come noi proseguire lungo il sentiero Rosso, quello con le attività per bambini.





I nostri consigli
Alice: “Ci sono tanti cespugli di more buonissime, attenti però alle spine quando le raccogliete“.
Giacomo: “L’acqua della fonte è freschissima, uno delle più buone che abbia mai bevuto!“.
Paolo: “Fermatevi a parlare con chi incontrate, è il sentiero perfetto per farlo, soprattutto nei paesi, niente fretta!”.
Loredana: “Il bello di questo sentiero è la varietà della vegetazione, se non siete super ferrati nel riconoscere le piante noi spesso usiamo la App PlantNet per scoprire di cosa si tratta“.