Per la nostra escursione del fine settimana cercavamo un sentiero che non richiedesse un tratto in macchina troppo lungo partendo da Napoli e che ci evitasse di svegliarci all’alba, dove andare?
Come spesso accade quando abbiamo questa esigenza il Partenio ci è venuto incontro e l’idea di un pic-nic ai piedi di una cascata ha entusiasmato tutti. Ci siamo così diretti a Quadrelle, in provincia di Avellino, alla scoperta delle Cascate di Acquaserta, mossi anche dalla speranza che da mesi ci accompagna di incontrare una salamandra. Avevamo infatti letto che questo luogo, nel cuore del Parco Regionale del Partenio, con le sue acque sorgive, limpide e cristalline, che si incrociano tra loro nella vallata (da qui il nome Acquaserta, da “serta” ovvero incrocio) è il regno di questo piccolo anfibio che nelle stagioni umide e poco fredde esce molto più volentieri allo scoperto.
Appena arrivati, diversamente da quanto ci aspettavamo, abbiamo incontrato vari gruppetti di escursionisti pronti a mettersi in cammino, le auto parcheggiate lungo la via che conduce all’imbocco del sentiero, in prossimità del Ponte di Acquaserta, erano davvero tante. Il nostro primo pensiero è stato: “Sarà molto battuto, non avremo problemi di orientamento“. Nulla di più sbagliato.



Il sentiero è segnalato malissimo, ci sono tantissime deviazioni prive di indicazione, è poco tracciato ed è ricco di piccoli ostacoli come guadi, alberi abbattuti e cespugli che ingombrano il passaggio e rendono poco agevole il percorso. Nonostante il GPS abbiamo più volte imboccato la strada sbagliata e siamo dovuti ritornare indietro sui nostri passi per raggiungere la cascata.
Malgrado tutto, Giacomo e Alice si sono divertiti tantissimo a passare nei pantani, a scavalcare gli alberi, a fermarsi quando le mucche hanno bloccato il sentiero, ad attraversare i cespugli e a ritrovare la strada giusta. Si sono divertiti al punto che anche stavolta non è stato un problema non incontrare la salamandra che si è ben guardata dall’uscire allo scoperto e chicca della giornata è stata per loro preparare e bere un tè caldo ai piedi delle cascate di Acquaserta.






Informazioni pratiche
Parcheggio – Si parcheggia facilmente lungo Via Fusaro a Quadrelle (QUI). Noi vedendo che c’erano molte auto abbiamo parcheggiato praticamente a 1 chilometro dall’inizio del sentiero, vi consigliamo di percorrere la strada e parcheggiare quanto più possibile vicino al ponte di Aquaserta, la strada è stretta, ma ci sono alcuni punti in cui è possibile lasciare l’auto.
Imbocco del sentiero – Attraversate il ponte, subito dopo vi troverete di fronte a tre strade, prendete quella centrale. Da lì vi consigliamo di utilizzare il GPS o di andare con una guida, la strada da percorrere, come già scritto, si perde facilmente. La nostra traccia su Wikiloc, con tanto di deviazioni sbagliate è QUI.
Quando? – Ci siamo stati in inverno in un periodo piovoso, si scivola un po’ e c’è parecchio fango, è naturalmente un sentiero sempre umido come tutti quelli che costeggiano fiumi e torrenti. La strada si dipana attraverso un bosco di lecci, querce, castagne e di immancabili faggi, ed è quasi sempre ombreggiata, nei mesi più caldi meglio assicurarsi comunque che ci sia acqua nella cascata per non restare delusi all’arrivo.
Difficoltà – Dal punto di vista del dislivello e dei chilometri da percorrere fino alle Cascate di Acquaserta non è un sentiero particolarmente impegnativo, ci sono un paio di tratti un po’ più esposti e scivolosi per via dell’acqua sorgiva che scorre lungo la strada. Come però abbiamo detto non è un sentiero facile da seguire, evitatelo se siete agli esordi, oppure affidatevi a una guida che lo conosce, non ci sono pericoli ma può essere snervante dover tornare indietro e ricercare il sentiero da seguire ogni 10 metri.
Cosa portare – All’imbocco del sentiero c’è una fontana che purtroppo abbiamo trovato vuota, quindi portatevi sempre l’acqua, siamo vicino a un fiume quindi siate attrezzati per l’umidità e soprattutto siate pronti a cambiare i calzini dei bambini (magari anche i vostri se non fate attenzione). Abbigliamento a cipolla, e scarponcini da trekking d’obbligo per evitare di scivolare e bagnarsi i piedi.
Deviazioni – Tante, troppe da riportare qui, seguite una traccia GPS o scegliete un percorso organizzato con una guida se non vi sentite confidenti.




I nostri consigli
Alice: “Ci sono tante parti dove arrampicarti e tagliare il sentiero“
Giacomo: “Un gioco divertente da fare è trovare i segnali… in tutto ce ne saranno 5 o 6“.
Paolo: “Divertitevi, è il posto perfetto per farlo e per godervi l’avventura”.
Loredana: “Nella pausa, arrivati alla cascata ci siamo preparati un buon tè caldo, dopo tanta umidità un toccasana per tutti. Se percorrete il sentiero nei mesi freddi e non avete voglia però di portare pentolino e fornelletto, mettere nello zaino un bel thermos pieno di tè bollente è una buona idea“.
Ottimo report complimenti.
Credo che, non solo questo di Quadrelle, molti sentieri sono non “segnalati” bene a posta per ovvi motivi….