Con l’arrivo del caldo cercavamo un sentiero ombreggiato e fresco, possibilmente in prossimità di un torrente o un lago per un bagno, o perlomeno per rinfrescarci i piedi, e così ci siamo messi in marcia verso il Sentiero della Scorzella a Montella (AV). Quando si superano i 30 gradi Penisola e Costiera sono inavvicinabili, sia per il traffico sia per i sentieri completamente esposti al sole, due settimane fa ci eravamo già giocati le Forre di Lavello per cui, cercando un po’ su Google, abbiamo trovato questo sentiero non tanto famoso, ma che aveva tutte le caratteristiche che cercavamo.
Online avevamo trovato informazioni poco recenti e piuttosto confusionarie, c’è chi parlava di punti franati, chi di difficoltà a seguire il percorso, per cui ci simo detti “andiamo e proseguiamo fin quando possibile“. Il risultato? Abbiamo camminato per10 km su un sentiero che non ha nulla da invidiare ai più blasonati sentieri fluviali d’Abbruzzo.
A poche centinaia di metri dalla partenza la prima sorpresa, il famoso Ponte del Fascio con una bellissima cascata artificiale, e da lì in poi una sequenza incredibile di bellissime sorprese. Ponti, cascate e tratti di fiume mozzafiato. Il gioco per noi è stato quello di cercare salamandre che popolano la zona, purtroppo ci siamo dovuti accontentare di ranocchie e girini, ma tutto il resto è un vero spettacolo, una passeggiata non troppo faticosa, al fresco e alla scoperta di un luogo incantevole.
Tornando ci siamo fermati nel paese di Montella dove i bambini hanno preso un meritatissimo gelato e noi genitori abbiamo scoperto l’incredibile gelato allo spritz.





Informazioni pratiche
Parcheggio – Il parcheggio è la nota dolente di questo percorso, ci sono pochissimi posti un po’ a incastro davanti la fonte a Varo Della Spina (QUI) e qualcun altro un po’ più avanti nei pressi della casa cantoniera, per trovarli liberi bisogna muoversi presto. Mai parcheggiare lungo la carreggiata, si rischiano multe e sequestri. Se i pochi posti disponibili sono già occupati si è costretti a parcheggiare a qualche Km di distanza dall’imbocco del sentiero.
Imbocco del sentiero – L’imbocco è in località Varo della Spina a Montella (AV) ed è ben segnalato, il percorso si distingue facilmente, a qualche centinaio di metri dall’inizio si incontra un trivio, bisogna prendere il ramo centrale. Da quel momento in poi il sentiero è segnalato poco e male, ma è facilmente distinguibile, bisogna avere un po’ di intuito e orientamento o seguire una traccia GPS, QUI la nostra.
Quando? – Sicuramente in primavera e in estate, costeggiando il torrente è un sentiero molto fresco ed è ombreggiato, piacevole anche nelle giornate calde, magari per chi non ha paura delle basse temperature un bagnetto nelle piscine naturali che si incontrano è d’obbligo. È possibile anche praticare torrentismo ma per questo rivolgetevi a guide esperte.
Difficoltà – Il sentiero è lungo circa 10 km e con qualche pendenza, anche se il dislivello complessivo è poco. Non è sempre facile per i tanti ponti esposti (nulla di pericoloso, ma di certo che richiede molta attenzione a grandi e piccoli, sconsigliato per i più ansiosi), inoltre è poco curato, pieno di alberi caduti, frane e altri piccoli intoppi, la segnaletica è poco visibile e in parte rovinata dal tempo, ecco perché in alcuni punti è necessario affidarsi al proprio senso di orientamento se non si usa il GPS.
Cosa portare – Il sentiero è fresco quindi abbigliamento adeguato al periodo dell’anno, scarpe con ottimo grip perché il fondo è pietroso e il rischio di scivolare o inciampare è alto, soprattutto nelle parti in prossimità del torrente è bene essere saldi. Portate costumi, abiti di ricambio e magari anche dei sandali, soprattutto per i bambini che difficilmente staranno lontani dall’acqua presente per tutta la durata della strada.
Durata – Ci siamo goduti la giornata con tre soste belle lunghe in punti che ci piacevano particolarmente, una per giocare in un’ansa che creava un piccolo laghetto con cascata, una per mangiare in riva al fiume, una per goderci la cascata finale. Il sentiero in sé però si percorre velocemente, senza soste potete considerare un’oretta e mezzo all’andata e una al ritorno.
Deviazioni – A parte il trivio di cui già abbiamo parlato, ci sono dei punti dove può sorgere qualche dubbio, a un certo punto attraverserete un piccolo guado, è un affluente del fiume che state seguendo per cui proseguite dove il sentiero è riconoscibile. Quando incontrerete un ponte molto esposto (che vedete nella galleria delle foto) potete proseguire verso destra, in direzione di un tavolino trappeur e una zona fuoco, per arrivare all’ansa creata da uno degli affluenti, dove troverete una piccola cascata e potrete fare una breve sosta. Lasciatevi aiutare dal vostro udito, il fiume all’andata deve stare sempre alla vostra sinistra, al ritorno ovviamente a destra. Sul finale, fino all’ultima cascata, in zona Tronconciello il sentiero peggiora ma non lasciatevi intimidire: il percorso termina su un ponticello con una la cascata enorme. Il consiglio da lì è esplorare un po’ la zona e troverete scorci meravigliosi.





I nostri consigli
Alice: “Arrampicarsi sulle pietre intorno alle cascate è molto divertente ma fate attenzione a non scivolare“.
Giacomo: “Esplorate tutte le cascate e cercate di arrampicarvi, perché dietro una cascata potrebbe essercene un’altra“.
Paolo: “Il sentiero è pieno di pietre, anche se intorno ci sono tante cose da guardare, sempre occhio a dove mettete i piedi”.
Loredana: “I ponticelli senza parapetto potrebbero creare un po’ di apprensione ai genitori, è importante spiegare bene ai bambini come attraversarli, senza correre e in fila indiana“.






complimenti per il Vs bellissimo reportage e la Vs bellissima Famiglia!
Grazie Mille Michele! Cerchiamo di condividere le nostre esperienze e soprattutto informazioni utili per chi volesse provarle