Immaginate un’ampia valle contornata da montagne, tutto verde e tanti animali bradi, una casetta in pietra è l’unica costruzione a vista d’occhio, un bellissimo panorama sul lago. Nell’immaginario di noi napoletani un luogo simile è molto lontano, e invece l’abbiamo proprio ai confini della nostra regione, parliamo del Parco Regionale del Matese, che prende il nome dall’imponente massiccio a cavallo tra il Molise e la Campania, e che si estende tra le province di Campobasso, Isernia, Caserta e Benevento. Siamo molto legati a questo posto perché ci abbiamo vissuto una delle avventure di famiglia più belle, passando la notte in tenda su una delle sue cime: dopo un lungo cammino con gli zaini sotto il sole di luglio, percorrendo l’antica mulattiera che conduce al Rifugio dell’Esule, siamo arrivati al Colle del Monaco (in realtà puntavamo al Monte Miletto, ma era davvero troppo per i bambini). La valle dell’Esule è probabilmente il miglior posto per far sentire totalmente liberi nella natura incontaminata i bambini.



Informazioni pratiche
Parcheggio – Si parcheggia facilmente nei pressi della Chiesa di San Michele (QUI), il parcheggio è gratuito, accanto alla chiesetta si trova anche una fontana per poter riempire le borracce prima di mettersi in cammino.
Imbocco del sentiero – Il sentiero CAI 150-139 (Bivio dell’Esule) parte dalla Chiesa di San Michele, l’imbocco è ben visibile e ben segnalato, si trova facilmente su Wikiloc o outdooractive, l’inizio è molto ripido e privo di zone d’ombra.
Quando? – Se volete farlo in inverno meglio assicurarsi che non ci sia neve, perfetto in primavera e inizio estate, il sentiero è quasi completamente esposto al sole e nei mesi più caldi consigliamo di partire di buon mattino per evitare le ore di punta.
Difficoltà – Anche se breve, dalla chiesetta fino al rifugio dell’Esule sono poco più di 6 chilometri, non è un sentiero facile e non è un buon esordio per i principianti o famiglie con bambini non abituati a camminare, la parte iniziale è molto ripida e presenta passaggi poco agevoli e in alcuni punti bisogna sforzarsi un po’ per trovare i segnali.
Cosa Portare – Scarpe da trekking sicuramente, abbigliamento a strati, l’acqua si trova a inizio sentiero e al rifugio ma bisogna comunque averne lungo il sentiero. L’ombra è poca per cui meglio avere un cappellino per proteggersi e crema solare.
Durata – Con i bambini noi lo abbiamo fatto con l’attrezzatura per dormire una notte e abbiamo proseguito su una delle vette per montare la tenda a Colle del Monaco, per cui i nostri tempi sono un po’ “sballati”, ma contate almeno un’ora per salire e qualcosa in meno per il ritorno.
Deviazioni – Una volta arrivati alla valle potete puntare a una delle vette dei dintorni, raggiungere una cima è sempre una soddisfazione per i bambini.



I nostri consigli
Alice: “Se provi ad avvicinarti ai cavalli li fai spaventare, muoviti piano e non fare rumore e magari loro si avvicineranno a te“.
Giacomo: “Fate sempre attenzione ai cani pastore, non sempre sono giocherelloni come quello che abbiamo incontrato noi“.
Paolo: “In alcuni punti potreste essere tentati dal tagliare il sentiero, evitate di farlo pensando di risparmiare un po’ strada rischiate di perdere molto tempo per difficoltà e imprevisti“.
Loredana: “Attenzione alla segnaletica, non sempre è ben visibile, godetevi il fresco del boschetto che attraverserete, subito dopo la salita iniziale, e lasciatevi stupire dal paesaggio che si svela poco a poco“.
