Consigli, Vita di famiglia

Trekking con i bambini: come iniziare

Camminate sempre

Camminare di per sé è noioso, i bambini possono non amare il trekking non tanto per la fatica, quanto per la noia di camminare sempre. È importante che siano abituati a camminare: fare la spesa, andare a scuola, andare a trovare gli amici, fate tutto questo quanto più possibile a piedi. Iniziate con lunghe passeggiate in città.

Incuriositeli

Quando presentate un trekking a un bambino è difficile che si entusiasmi se gli proponete “Facciamo 12 km a piedi?”, ma invece si interesserà se proponete un obiettivo affascinante “Vogliamo salire una montagna?”, “Vogliamo andare a vedere una cascata?”, “Vogliamo andare in un bosco dove potremmo incontrare delle volpi?”.

Stimolateli

Come abbiamo già detto camminare annoia, è importante durante il cammino stimolarli, raccontargli quello che stanno vedendo, alle volte basta il rumore di una lucertola che scappa o una foglia dalla forma strana per tenere viva la loro attenzione. Se avete una mappa consultatela con loro, fatevi aiutare a cercare i segnali bianchi e rossi, fateli partecipare attivamente. È sempre bene informarsi bene sul posto e preparatevi le risposte alle loro migliaia di domande. Il trekking con i bambini può essere molto più divertente di quello con soli adulti.

Responsabilizzateli

È giusto che un bambino abbia la responsabilità delle sue cose, anche solo uno zainetto con una borraccia, le barrette energetiche, i calzini di ricambio e un k-way più quello che vuole lui (Giacomo porta sempre il binocolo e Alice la sua macchinetta fotografica). Li rende autonomi e soprattutto aiuta a farli sentire protagonisti dell’avventura che stanno vivendo.

Lasciateli liberi

I bambini sono sempre in cerca di avventura e hanno molta più energia dei genitori, durante il sentiero proveranno ad arrampicarsi ovunque, di scegliere la soluzione più difficile nei passaggi che si presenteranno, se la cosa non rappresenta un pericolo lasciateli fare, sono lì per questo, arrampicarsi su un masso invece che fare i gradini del sentiero o anche stare avanti in alcuni tratti del sentiero li farà sentire dei piccoli esploratori.

Raggiungete la meta

Scegliete un sentiero alla loro portata e arrivate fino in fondo, sentiranno lo sforzo ripagato, enfatizzate molto quello che hanno fatto, vivetela come una piccola impresa. Noi ripetiamo sempre che per vedere cose meravigliose ci vuole fatica, fategli assaporare l’unicità del momento.

Siate autorevoli

I bambini devono sapere di essere al sicuro con voi, quando avete un dubbio su un sentiero che si biforca, in un punto del sentiero un po’ esposto, se all’improvviso viene a piovere, i bambini devono sapere che voi sapete come affrontare quella situazione e che non sono in pericolo. Devono anche sapere che anche se gli date la vostra piena fiducia e, come detto prima, li lasciate liberi, quando dite NO è NO perché la fiducia deve essere reciproca e devono capire quando è il momento di affidarsi ai genitori.

Divertitevi

Non è mai scontato, ma divertitevi con loro, meravigliatevi delle loro piccole scoperte, ridete con loro, quando possibile magari assecondate le loro richieste assurde. Durante un sentiero in Abruzzo, trovammo un grande albero con un buco al centro, i bambini vollero attraversare il buco per entrare nel mondo fatato, lo abbiamo fatto anche noi e abbiamo proseguito per il percorso (anche lungo) nel mondo fatato, ogni albero aveva una forma strana e in realtà era un animale diventato pianta e le farfalle ci hanno indicato la via, ne siamo usciti solo al ritorno, quando abbiamo attraversato al contrario lo stesso buco. Fatevi condurre nel loro mondo fatato, il trekking con i bambini sarà un’esperienza indimenticabile.

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